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COMUNICAZIONE ALUNNI

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Agli allievi

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Dopo il vandalico raid alla creolina con conseguente fermo temporaneo delle attività nella scuola, con disagi e turbolenze per tutti,  mi pare doveroso, necessario e opportuno richiamarvi  ad una frequenza di nuovo regolare e assidua senza così pregiudicare tutto il percorso di apprendimento. È appena il caso di ricordare che assenze arbitrarie e di massa, immotivate e ingiustificate, vanno a costituire quel monte ore di assenze che determina l’invalidazione dell’intero anno scolastico. Il vostro diritto all’istruzione e alla formazione non può essere “barattato” con il piacere di qualche giorno di “vacanza”, né tantomeno può essere messo in discussione perché qualcuno pensa di “fermare” con la violenza o con atti vandalici l’ordinario funzionamento di un’istituzione pubblica. È praticamente di ieri  la ferma presa di posizione dell’Assessore Provinciale alle Politiche scolastiche e formative contro ogni atto che possa causare danneggiamenti alle scuole o azioni che possano impedirne, seppure temporaneamente, il funzionamento, impegnando anche le forze dell’ordine ad una maggiore sorveglianza e repressione fino a chiamare in causa i genitori in caso di minori,  responsabili di atti vandalici. È previsto anche un protocollo d’intesa tra le scuole così da garantire l’attività didattica là dove è possibile perfino con turni pomeridiani. Da quanto esposto si può capire che forse il tempo delle “bravate” è finito: un conto è manifestare con cortei e striscioni, altro premeditare e attuare danneggiamenti o interruzioni di un servizio pubblico!                                                                             Ogni forzata interruzione causa una scia di dannose conseguenze che difficilmente si riescono a intuire, soprattutto si impedisce ai docenti e al personale tutto  di esercitare il proprio diritto al  lavoro e alla maggior parte degli allievi il diritto allo studio: si blocca il normale lavoro di segreteria, si ritarda la programmazione delle attività extracurriculari, comprese quelle di prevenzione con l’ASL tipo Centro ascolto, si rischia di bloccare lo svolgimento dei progetti PON, si altera la calendarizzazione delle attività di stage, non si possono programmare viaggi e visite; insomma una serie di disguidi e disservizi  a tutto danno di voi allievi.                                                                                                                       Non ultimo va considerato che la nostra scuola è investita da lavori di ristrutturazione con un cantiere in atto: da un lato c’è la prospettiva di un edificio rimesso a nuovo,  la palestra è già pronta e agibile,  dall’altro saremo costretti a qualche disagio, e forse a qualche turno di rotazione: proprio per questo è indispensabile innanzitutto non creare intralci al cantiere e poi non determinare altre disfunzioni all’attività didattica. Un   clima di subbuglio e di eversione non fa che creare situazioni di disorientamento e confusione con ripercussioni negative solo per chi vuole semplicemente costruirsi una professionalità ed ha diritto a frequentare la scuola.                                                Voglio, alla fine, far leva sul vostro senso di appartenenza e di responsabilità: il mio impegno quotidiano, insieme a tutto il personale, è di rappresentare e costruire una scuola dignitosa, efficiente, dove gli alunni possano davvero formarsi e crescere come persone consapevoli e orientate e come cittadini responsabili e coscienti; tutto ciò si può conseguire se ognuno si sente davvero parte di una comunità che rifugge da atteggiamenti insensati ed è capace di porsi come interlocutore affidabile e sensato anche di fronte alle problematiche più cogenti e annose.                    La scuola ha bisogno dell’impegno e del senso di responsabilità di tutti: solo così non si minano le basi del vostro futuro.                                                                                             

Napoli, 18/11/2013                                                        

Il Dirigente Scolastico

                                                                Ernesto Morabello Morabito